-Ciao! Come ti chiami?-
-Ciro. E tu?-
-Victor Hugo Domeneq-Perignac de la Cocotte, ma puoi chiamarmi Pepè. Cosa stai facendo da queste parti?-
-Niente, mi sono fermato giusto un attimo per riposare-
-Sei in viaggio?-
Il bambino accennò un sì con la testa. -Vengo da lì e vado di là- disse indicando con la mano le due direzioni.
-Mi sembra un egregio programma, se non ne avessi già uno mio mi offrirei di accompagnarti. Senti: non hai mica una sigaretta?-
-Spiacente, non fumo, ma...non sapevo che i cani lo facessero...-
-Scommetto che sono molte le cose che non sai, ragazzo. Se non fossi così indaffarato mi fermerei un po' con te per trasmetterti parte della mia vasta esperienza. sono un cane di mondo io-
-Non ne dubito...-
-E un osso ce l'hai? Se avessi un osso da sgranocchiare potrebbe valere la pena di fermarsi a farti un po' di compagnia, o anche un po' di prosciutto... magari hai del prosciutto...-
-Mi dispiace, ho solamente questo chewing gum. Se vuoi posso dartene la metà-
-Non è mica già masticato? Se non è masticato potrei accettarne un pezzettino, giusto per non offenderti. Grazie ragazzo, è proprio dell'ottimo chewing gum. Bene! Fatti un po' più in là che mi siedo anch'io.-
Fu così che si conobbero Ciro e Pepè, se ne stettero per un poco seduti zitti zitti, a guardare la luna che occhieggiava sorniona da sotto un cavalcavia, poi Pepè ruppe di nuovo il silenzio: -E cosa c'è nel posto dove stai andando?-
-Non lo so...è appunto per scoprirlo che ci vado-
Pepè masticò pensoso la sua gomma.
-Giusto. Sei un ragazzino in gamba...senti, potrei venirci anche io?-
-Se tu ne avessi voglia, sarei felicissimo di averti come compagno.-, rispose prontamente il bambino.
L'orizzonte si incendiò in un'ultima fiammata cupa, sui fossi profumati di menta si levarono in volo alcune lucciole.
Ti ho mai parlato dei draghi del tramonto, ragazzo?-.
martedì 11 agosto 2009
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